Il 3 maggio è la Giornata nazionale dell’Informazione Costruttiva #GNIC che coincide con la Giornata Internazionale della Libertà di Stampa,un’occasione per riflettere sulla possibilità di avere un giornalismo diverso, che conduca per mano il lettore e offra delle soluzioni che impattino sulla comunità in modo positivo.
Per questo il Movimento Mezzopieno ha ideato una giornata di riflessione con l’intenzione di proporre modelli informativi più costruttivi e responsabili, che informino l’opinione pubblica e contribuiscano a limitare le logiche di parte e ad alleviare polemiche, sfiducia e conflittualità.
Connect è per il terzo anno, in quest’occasione partner, del Movimento Mezzopieno, e con la Rete della Positività ha partecipato all’iniziativa volta a avviare un possibile dialogo per intraprendere nuove strade che permettano di ripristinare il ruolo del giornalismo in Italia.
Connect ha partecipato all’iniziativa quest’anno con Professione Reporter. Nella pubblicazione ha spiegato alcuni dettagli del giornalismo costruttivo.
La centralità dei dati nel giornalismo
Secondo le stime di Reuters, se i dati legati al numero di lettori è in continuo calo, al mondo del giornalismo, la richiesta del lettore riguarda l’affidabilità delle informazioni.
Per parlarne e per trovare soluzioni alla questione, si è svolto a Pesaro, Capitale della Cultura 2024, il convegno “Disarmare l’informazione: riscoprire la missione costruttiva del giornalismo” nel quale hanno partecipato alcuni fondatori del Constructive Network, insieme a personalità del giornalismo nazionale e locale tra cui Vincenzo Varagona, Presidente Unione Cattolica Stampa Italiana e Francesco Giorgino, giornalista conduttore Rai, il quale, a fine incontro ha tenuto una lectio magistralis e ricevuto il Premio Informazione Costruttiva 2024.
Luca Streri, fondatore del movimento Mezzopieno, ha moderato l’incontro che è stato palcoscenico di un fertile dibattito che ha evidenziato la centralità dell’utilizzo dei dati nella professione.