È devastante apprendere delle motovedette italiane coinvolte nello sparo ai migranti in Libia. Questo episodio evidenzia il grave fallimento dell’Italia e dell’Unione Europea nel proteggere i diritti umani e nel garantire la sicurezza dei più vulnerabili. È inaccettabile che si facciano accordi con regimi che sistematicamente violano i diritti fondamentali delle persone, sacrificando vite umane sull’altare degli interessi politici ed economici.
È tempo di una presa di coscienza collettiva e di un’azione decisa per porre fine a questa vergognosa politica di collaborazione con regimi oppressivi. Occorre un cambiamento radicale nella politica migratoria dell’UE e dell’Italia, basata sulla solidarietà, sui diritti umani e sul rispetto della dignità di ogni individuo.