Data: 28/05/2023
ROMA – Un atlante geografico-narrativo che va “oltre ogni tentativo riduzionistico” dell’Africa. Sarà presentata anche così domenica 4 giugno a Roma la raccolta ‘Non dire che non è il tuo Paese’, con l’intervento in video collegamento dell’autore nigeriano Nnamdi Oguike e un dibattito a più voci con giornalisti e attivisti sociali.
L’APPUNTAMENTO ALL’ACCOGLIENZA DEL BUON PASTORE A TRASTEVERE
L’appuntamento, promosso dall’associazione Connect, è presso l’Accoglienza del Buon pastore in via della Lungara 19, a Trastevere. “‘Non dire che non è il tuo Paese’ è un’opera sincretica che racconta l’enorme vastità linguistica dell’Africa, le diversità territoriali di una parte di mondo che necessita, da un punto di vista culturale, di sfondare le barriere della letteratura mainstream” sottolineano gli organizzatori. “Durante l’evento interverrà l’autore in collegamento dalla Nigeria, il quale sarà in dialogo con il pubblico e con i relatori”.
CON L’AUTORE NNAMDI OGUIKE, GIORNALISTI E ATTIVISTI SOCIALI
Alla presentazione interverranno Alex Moscetta, coordinatore ed esperto di comunicazione per la Comunità di Sant’Egidio, Vincenzo Giardina, responsabile Esteri dell’agenzia Dire, testata media partner dell’evento, il giornalista Cosimo Graziani e l’antropologa Luana Stinziani. Modererà l’incontro Veronica Otranto Godano, giornalista e volontaria di Connect. Previsto inoltre un contributo della traduttrice Elisa Audino, grazie alla quale il libro è giunto in Italia con Capponi Editore. “La raccolta”, riferiscono gli organizzatori, “tratta temi come l’amore e l’innocenza, il terrorismo e la schiavitù, in un viaggio dove l’umanità si mostra in tutta la sua bellezza e sofferenza”.
PROPOSTA DI CONNECT E DELLA COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO
Secondo Laura Ghiandoni, presidente di Connect, un’associazione che si occupa di comunicazione sociale a tutela delle minoranze, “il libro di Nnamdi Oguike s’inserisce in questo discorso mostrandoci l’Africa dal punto di vista degli stessi africani, un continente grande, che riserva belle sorprese e importanti segreti”. Moscetta sottolinea inoltre che “accogliere la presentazione di un’opera rappresenta un modo per far capire che le persone, soprattutto i più bisognosi, non vivono solo di pane, ma necessitano anche di cultura e di bellezza”.
Data: 01/06/2023
ROMA – “Non c’è nessuno che, passaporto alla mano, sia cittadino di tutti i Paesi del mondo; e però tutti i Paesi ci riguardano, perché condividiamo un’umanità comune e l’umano ci lega tutti in questo mondo”. Parole e pensieri di Nnamdi Oguike, uno scrittore che non parla né di geopolitica né di frontiere.
12 RACCONTI, PURE IN BRASILE E ALLE HAWAII
La sua riflessione, in un’intervista con l’agenzia Dire, comincia dal titolo di una raccolta di 12 racconti ambientati perlopiù in Africa ma anche in altre zone del pianeta, dal Brasile alle Hawaii. “Ho scelto di intitolare il mio libro ‘Non dire che non è il tuo Paese’ perché oggi il nostro mondo è interconnesso, non solo a causa dello sviluppo tecnologico”. Spiega Oguike, in videocollegamento dal sud-est della Nigeria: “Ciò che accade in Italia o negli Stati Uniti ha conseguenze importanti ovunque e non dobbiamo dimenticare che siamo tutti esseri umani”.
DOMENICA ALL’ACCOGLIENZA DEL BUON PASTORE
Del libro, uscito nel 2022 anche per Capponi editore, si discuterà domenica 4 giugno in un incontro-dibattito ospitato dall’Accoglienza del Buon pastore, uno spazio della Comunità di Sant’Egidio nel quartiere romano di Trastevere.
I racconti sono un viaggio in giro per il mondo, dalla Sierra Leone alla Nigeria, dal Brasile al Sudafrica. Lo suggerisce anche il disegno di copertina, opera del “visual artist” nigeriano Fred Ekele Martins. “I raggi gialli ci suggeriscono che c’è un unico sole, non importa dove tu ti trovi” spiega Oguike. “Il fiore che la persona rivolta alla fonte della luce regge alle proprie spalle invece vuol dire: ‘Amo questa cosa che è l’umanità’”.
“NELLO SLUM C’E’ ANCHE TANTA GIOIA”
Secondo lo scrittore, 42 anni, di base nello Stato nigeriano di Anambra, i racconti sono anche un tentativo di proporre prospettive differenti rispetto a quelle privilegiate dai media internazionali, europei o nordamericani. “Una delle storie è ambientata nello slum di Susan’s Bay, in Sierra Leone” sottolinea Oguike. “Nei luoghi dove ci sono situazioni di svantaggio ci può essere anche gioia o comunque tutta una gamma di emozioni ed esperienze che vale la pena di conoscere e scoprire”. Per dire: uno dei racconti si sviluppa in una regione della Nigeria dove colpisce il gruppo armato Boko Haram. “Sembra difficile da capire”, sorride Oguike, “ma in posti come quelli, che finiscono sulle pagine dei notiziari internazionali solo per attentati o per violenze, ci sono persone che vivono e che si amano”.
KRIO, MALGASCIO E YORUBA
Una nota a piè pagina sulle lingue. Nel libro si alternano il krio parlato nella Sierra Leone, il malgascio o lo yoruba nigeriano. Per l’Italia a tradurre, lasciando a volte in originale espressioni ricche di suoni e significati, è stata Elisa Audino. Ci sarà anche lei all’incontro presso l’Accoglienza del Buon pastore, insieme con Alex Moscetta, esperto di comunicazione per la Comunità di Sant’Egidio, con Vincenzo Giardina, giornalista dell’agenzia Dire, il cronista Cosimo Graziani e l’antropologa Luana Stinziani. A moderare l’incontro Veronica Otranto Godano, giornalista e volontaria dell’associazione Connect.
Data: 07/06/2023
Tg Esteri, edizione del 7 giugno 2023
CULTURA, NNAMDI OGUIKE: NON DITE MAI CHE NON È IL VOSTRO PAESE
Presentato a Roma, nei locali dell’Accoglienza del Buon pastore, con la Comunità di Sant’Egidio e l’associazione Connect, un libro che non parla di frontiere ma di ciò che unisce. L’autore, nigeriano, è Nnamdi Oguike. “Ho scelto di intitolare questa raccolta di racconti ‘Non dire che non è il tuo Paese’ per invitare i lettori a identificarsi con tutti i Paesi che sono descritti nel libro” ci dice. “Immagino che nessuno al mondo possa essere cittadino di tutti questi Paesi insieme e che quindi si potrebbe essere portati a dire: ‘Beh, questo Paese di cui si parla non è il mio e dunque questa storia non mi riguarda’. Il libro invece vuol comunicare che non è così, che questi Paesi sono fatti da essere umani”.
https://www.dire.it/07-06-2023/919154-tg-esteri-edizione-del-7-giugno-2023/
Data: 26/05/23
ROMA- Dodici storie ambientate in diversi paesi del continente nero e non, rappresentano l’itinerario che si preparano a percorrere i lettori di “Non dire che non è il tuo paese” di Nnamdi Oguike, alla scoperta di un atlante geografico narrativo che trascende ogni tentativo riduzionistico dell’Africa. Il libro sarà presentato da Connect, associazione che si occupa di comunicazione sociale a tutela delle minoranze, e dalla Comunità di Sant’Egidio, domenica 4 giugno, alle ore 19.15, presso l’Accoglienza del Buon Pastore in Via della Lungara 19 (Zona Trastevere). Si tratta di un’opera sincretica che racconta l’enorme vastità linguistica dell’Africa, le diversità territoriali di una parte di mondo che necessita, da un punto di vista culturale, di sfondare le barriere della letteratura mainstream. Durante l’evento interverrà l’autore in collegamento dalla Nigeria, il quale sarà in dialogo con il pubblico e con i relatori.
All’evento prenderà parte la traduttrice Elisa Audino, grazie alla quale il libro è giunto in Italia con la casa editrice Capponi Editore. La versione inglese è stata pubblicata nel 2019 ad opera della realtà editoriale africana Griots Lounge Publishing. La raccolta tratta temi come l’amore e l’innocenza, il terrorismo e la schiavitù, in un viaggio dove l’umanità si mostra in tutta la sua bellezza e sofferenza. Dinanzi a tali topos letterari, non è difficile comprendere la ragione dell’evento: Connect s’impegna per superare preconcetti diffusi sull’Africa grazie a iniziative a supporto delle minoranze in Italia realizzate da volontari impegnati nel proteggere la democrazia.
Per sostenere le iniziative di Connect è attiva una raccolta fondi (https://www.associazioneconnect.org/) che permetterà la realizzazione di progetti sociali, video informativi, campagne di sensibilizzazione contro ogni discriminazione. Dall’altra parte c’è il lavoro ormai popolare della Comunità di Sant’Egidio a sostegno delle comunità più svantaggiate, anche se la magia del volume risiede proprio in questo, ossia nel fatto che al centro ci sono personaggi non schiacciati dalla povertà, bensì coinvolti in situazioni ironiche, quasi comiche…
Data: 04/06/23
Il libro sarà presentato da Connect, associazione che si occupa di comunicazione sociale a tutela delle minoranze, e dalla Comunità di Sant’Egidio, domenica 4 giugno, alle ore 19:15 presso l’Accoglienza del Buon Pastore in Via della Lungara 19 (Zona Trastevere).
Presentazione del libro “Non dire che non è il tuo Paese” di Nnamdi OguikeAlla presentazione interverranno Alex Moscetta, coordinatore ed esperto di comunicazione per Sant’Egidio; Vincenzo Giardina, il responsabile esteri dell’Agenzia Dire, media partner dell’evento; il giornalista Cosimo Graziani, l’antropologa Luana Stinziani. Modererà l’incontro Veronica Otranto Godano, giornalista e volontaria di Connect.
Data: 03/06/2023
ROMA- Dodici storie ambientate in diversi paesi del continente nero e non, rappresentano l’itinerario che si preparano a percorrere i lettori di “Non dire che non è il tuo paese” di Nnamdi Oguike, alla scoperta di un atlante geografico narrativo che trascende ogni tentativo riduzionistico dell’Africa. Il libro sarà presentato da Connect, associazione che si occupa di comunicazione sociale a tutela delle minoranze, e dalla Comunità di Sant’Egidio, domenica 4 giugno, alle ore 19.15, presso l’Accoglienza del Buon Pastore in Via della Lungara 19 (Zona Trastevere). Si tratta di un’opera sincretica che racconta l’enorme vastità linguistica dell’Africa, le diversità territoriali di una parte di mondo che necessita, da un punto di vista culturale, di sfondare le barriere della letteratura mainstream. Durante l’evento interverrà l’autore in collegamento dalla Nigeria, il quale sarà in dialogo con il pubblico e con i relatori.
All’evento prenderà parte la traduttrice Elisa Audino, grazie alla quale il libro è giunto in Italia con la casa editrice Capponi Editore. La versione inglese è stata pubblicata nel 2019 ad opera della realtà editoriale africana Griots Lounge Publishing. La raccolta tratta temi come l’amore e l’innocenza, il terrorismo e la schiavitù, in un viaggio dove l’umanità si mostra in tutta la sua bellezza e sofferenza. Dinanzi a tali topos letterari, non è difficile comprendere la ragione dell’evento: Connect s’impegna per superare preconcetti diffusi sull’Africa grazie a iniziative a supporto delle minoranze in Italia realizzate da volontari impegnati nel proteggere la democrazia.
Per sostenere le iniziative di Connect è attiva una raccolta fondi (https://www.associazioneconnect.org/) che permetterà la realizzazione di progetti sociali, video informativi, campagne di sensibilizzazione contro ogni discriminazione. Dall’altra parte c’è il lavoro ormai popolare della Comunità di Sant’Egidio a sostegno delle comunità più svantaggiate, anche se la magia del volume risiede proprio in questo, ossia nel fatto che al centro ci sono personaggi non schiacciati dalla povertà, bensì coinvolti in situazioni ironiche, quasi comiche…
Data: 28/08/2023
Il campo di Blikkiesdorp, Città del Capo, Sudafrica, ospita in baracche di lamiera nuclei familiari che sono stati sfrattati. È anche il titolo del racconto, ambientato nel 2010, l’anno dei Mondiali, che apre la raccolta di dodici, dieci ambientati in altrettanti paesi africani, uno in alle Hawaii e un altro in Brasile.
Ci si poteva aspettare la storia, un po’ scontata, di una umanità dolente – una donna con quattro figli avuti da uomini differenti – e invece è un emergere immediato di personaggi (solo apparentemente ingenui) che non si fanno rinchiudere nelle lamiere.
La madre Ruth ha chiaro che quello è un non luogo, si è tenuti a bada e basta, è sospettosa ma tutt’altro che vinta. I due più piccoli, Jabulani e Thabo, sono proiettati nei mondiali di calcio: «Jabulani svolazza come una farfalla (…) suona un trombetta gialla e attacca poster dei Mondiali sulle pareti ondulate di casa».
Le due figlie più grandi non rinunciano alle loro aspirazioni: Chocolate ha in mente il Grande Fratello africano e Sindisiwe, la voce narrante, è l’intellettuale. Poi arriva, S’bu, il padre di Chocolate, e accade qualcosa… Nnamdi Oguike, scrittore nigeriano alla sua raccolta d’esordio, si affaccia ora all’attenzione dei lettori in Italia.
La tessitura delle sue pagine risulta accogliente. Condivisibile l’osservazione fatta in postfazione da Elisa Audisio: l’autore in tutti i racconti, tranne forse nel primo, fa vivere personaggi che hanno una caratteristica comune, prendono forma in quanto appartenenti a una comunità.
https://www.nigrizia.it/notizia/non-dire-che-non-e-il-tuo-paese-libro-nnamdi-oguike
Data: 27/05/2023
Non dire che non è il tuo paese”: l’antologia di racconti che celebra la ricchezza del continente nero
Connect e Sant’Egidio presentano il 4 giugno a Roma il libro di Nnamdi Oguike, promessa della letteratura internazionale
Dodici storie ambientate in diversi paesi del continente nero e non, rappresentano l’itinerario che si preparano a percorrere i lettori di “Non dire che non è il tuo paese” di Nnamdi Oguike, alla scoperta di un atlante geografico narrativo che trascende ogni tentativo riduzionistico dell’Africa. Il libro sarà presentato da Connect, associazione che si occupa di comunicazione sociale a tutela delle minoranze, e dalla Comunità di Sant’Egidio, domenica 4 giugno, alle ore 19.15, presso l’Accoglienza del Buon Pastore in Via della Lungara 19 (Zona Trastevere). Si tratta di un’opera sincretica che racconta l’enorme vastità linguistica dell’Africa, le diversità territoriali di una parte di mondo che necessita, da un punto di vista culturale, di sfondare le barriere della letteratura mainstream. Durante l’evento interverrà l’autore in collegamento dalla Nigeria, il quale sarà in dialogo con il pubblico e con i relatori.
Alla presentazione interverranno Alex Moscetta, coordinatore ed esperto di comunicazione per Sant’Egidio; Vincenzo Giardina, il responsabile esteri dell’Agenzia Dire, media partner dell’evento; il giornalista Cosimo Graziani, l’antropologa Luana Stinziani. Modererà l’incontro Veronica Otranto Godano, giornalista e volontaria di Connect.
All’evento prenderà parte la traduttrice Elisa Audino, grazie alla quale il libro è giunto in Italia con la casa editrice Capponi Editore. La versione inglese è stata pubblicata nel 2019 ad opera della realtà editoriale africana Griots Lounge Publishing. La raccolta tratta temi come l’amore e l’innocenza, il terrorismo e la schiavitù, in un viaggio dove l’umanità si mostra in tutta la sua bellezza e sofferenza.
Dinanzi a tali topos letterari, non è difficile comprendere la ragione dell’evento: Connect s’impegna per superare preconcetti diffusi sull’Africa grazie a iniziative a supporto delle minoranze in Italia e campagne di sensibilizzazione, che tutelano le vittime di discriminazione e violenze a causa di razzismo, realizzate da volontari impegnati nella difesa della democrazia. Per sostenere le iniziative di Connect è attiva una raccolta fondi (qui il link) a cui è possibile partecipare e che permetterà la realizzazione di progetti sociali, video informativi, locandine in lingua inglese e francese. Dall’altra parte c’è il lavoro ormai popolare della Comunità di Sant’Egidio a sostegno delle comunità più svantaggiate, anche se la magia del volume risiede proprio in questo, ossia nel fatto che al centro ci sono personaggi non schiacciati dalla povertà, bensì coinvolti in situazioni ironiche, quasi comiche.
Laura Ghiandoni, presidente dell’associazione Connect, commenta così: “Ci sono alcuni fenomeni definiti globali che riguardano tutti noi da vicino. Tra questi c’è la questione dei popoli in fuga dai paesi del terzo mondo, tematica che viene regolarmente utilizzata per strumentalizzare i cittadini italiani a fini politici o razzisti. Per conoscere ciò che avviene veramente, è necessario fare approfondimento grazie a informazioni verificate e a una nuova narrativa capace di far riflettere e che scardini stereotipi sulle migrazioni mondiali. Il libro di Nnamdi Oguike s’inserisce in questo discorso mostrandoci l’Africa dal punto di vista degli stessi africani: un continente grande, che riserva belle sorprese e importanti segreti. L’opera è adatta sia per i neofiti, qualora volessero avere un primo approccio con la letteratura africana, che per gli esperti in materia, nonché per i ragazzi delle scuole”.
Alex Moscetta, coordinatore ed esperto di comunicazione per Sant’Egidio, a proposito dichiara: “La Comunità di Sant’Egidio è molto felice di ospitare la presentazione di questo volume. L’Accoglienza del Buon Pastore è un luogo di ospitalità notturna per persone senza fissa dimora – che ha aperto da due anni – e ormai è diventato anche un luogo di cultura con presentazione di libri ed eventi. Accogliere la presentazione di un’opera, come questa, rappresenta un modo per far capire che le persone, soprattutto i più bisognosi, non vivono solo di pane, ma necessitano anche di cultura e di bellezza, e dell’incontro con tante realtà e storie come questa”.
Sarà possibile, a fine serata, acquistare i libri con il patrocinio della libreria Griot.
Biografia: Nnamdi Oguike, è uno scrittore nigeriano. Con il racconto Il campo di Blikkiesdorp, incluso nella raccolta, ha vinto nel marzo 2016 il premio di Autore della Settimana e Autore del Mese della rivista «The Missing Slate». Il suo racconto I’m Wearing a Wine-Red Smoking Jacket, How about You? è stato selezionato nel 2018 tra i finalisti dell’Africa Book Club Short Story Competition. Nel 2019 ha vinto il premio Miles Morland Foundation Writing Scholarship. Molti suoi testi sono stati pubblicati su «The Threepenny Review», «The Dalhousie Review», «African Writer», «Brittle Paper» e «Praxis Magazine». Non dire che non è il tuo paese (Do Not Say It’s Not Your Country) è la sua raccolta d’esordio. È stata selezionata dal «Brittle Paper» tra i migliori libri del 2019 e i quindici migliori libri d’esordio del 2019 (Fonte web, Capponi Editore).
Data: 27/05/2023
Dodici storie ambientate in diversi paesi del continente nero e non, rappresentano l’itinerario che si preparano a percorrere i lettori di “Non dire che non è il tuo paese” di Nnamdi Oguike, alla scoperta di un atlante geografico narrativo che trascende ogni tentativo riduzionistico dell’Africa. Il libro sarà presentato da Connect, associazione che si occupa di comunicazione sociale a tutela delle minoranze, e dalla Comunità di Sant’Egidio, domenica 4 giugno, alle ore 19.15, presso l’Accoglienza del Buon Pastore in Via della Lungara 19 (Zona Trastevere). Si tratta di un’opera sincretica che racconta l’enorme vastità linguistica dell’Africa, le diversità territoriali di una parte di mondo che necessita, da un punto di vista culturale, di sfondare le barriere della letteratura mainstream. Durante l’evento interverrà l’autore in collegamento dalla Nigeria, il quale sarà in dialogo con il pubblico e con i relatori.
Alla presentazione interverranno Alex Moscetta, coordinatore ed esperto di comunicazione per Sant’Egidio; Vincenzo Giardina, il responsabile esteri dell’Agenzia Dire, media partner dell’evento; il giornalista Cosimo Graziani, l’antropologa Luana Stinziani. Modererà l’incontro Veronica Otranto Godano, giornalista e volontaria di Connect.
All’evento prenderà parte la traduttrice Elisa Audino, grazie alla quale il libro è giunto in Italia con la casa editrice Capponi Editore. La versione inglese è stata pubblicata nel 2019 ad opera della realtà editoriale africana Griots Lounge Publishing. La raccolta tratta temi come l’amore e l’innocenza, il terrorismo e la schiavitù, in un viaggio dove l’umanità si mostra in tutta la sua bellezza e sofferenza.
Dinanzi a tali topos letterari, non è difficile comprendere la ragione dell’evento: Connect s’impegna per superare preconcetti diffusi sull’Africa grazie a iniziative a supporto delle minoranze in Italia e campagne di sensibilizzazione, che tutelano le vittime di discriminazione e violenze a causa di razzismo, realizzate da volontari impegnati nella difesa della democrazia. Per sostenere le iniziative di Connect è attiva una raccolta fondi a cui è possibile partecipare e che permetterà la realizzazione di progetti sociali, video informativi, locandine in lingua inglese e francese. Dall’altra parte c’è il lavoro ormai popolare della Comunità di Sant’Egidio a sostegno delle comunità più svantaggiate, anche se la magia del volume risiede proprio in questo, ossia nel fatto che al centro ci sono personaggi non schiacciati dalla povertà, bensì coinvolti in situazioni ironiche, quasi comiche.
Laura Ghiandoni, presidente dell’associazione Connect, commenta così: “Ci sono alcuni fenomeni definiti globali che riguardano tutti noi da vicino. Tra questi c’è la questione dei popoli in fuga dai paesi del terzo mondo, tematica che viene regolarmente utilizzata per strumentalizzare i cittadini italiani a fini politici o razzisti. Per conoscere ciò che avviene veramente, è necessario fare approfondimento grazie a informazioni verificate e a una nuova narrativa capace di far riflettere e che scardini stereotipi sulle migrazioni mondiali. Il libro di Nnamdi Oguike s’inserisce in questo discorso mostrandoci l’Africa dal punto di vista degli stessi africani: un continente grande, che riserva belle sorprese e importanti segreti. L’opera è adatta sia per i neofiti, qualora volessero avere un primo approccio con la letteratura africana, che per gli esperti in materia, nonché per i ragazzi delle scuole”.
Alex Moscetta, coordinatore ed esperto di comunicazione per Sant’Egidio, a proposito dichiara: “La Comunità di Sant’Egidio è molto felice di ospitare la presentazione di questo volume. L’Accoglienza del Buon Pastore è un luogo di ospitalità notturna per persone senza fissa dimora – che ha aperto da due anni – e ormai è diventato anche un luogo di cultura con presentazione di libri ed eventi. Accogliere la presentazione di un’opera, come questa, rappresenta un modo per far capire che le persone, soprattutto i più bisognosi, non vivono solo di pane, ma necessitano anche di cultura e di bellezza, e dell’incontro con tante realtà e storie come questa”.
Data: 29/05/2023
ROMA – Un atlante geografico-narrativo che va “oltre ogni tentativo riduzionistico” dell’Africa: sarà presentata anche così domenica 4 giugno a Roma la raccolta ‘Non dire che non è il tuo Paese’, con l’intervento in videocollegamento dell’autore nigeriano Nnamdi Oguike e un dibattito a più voci con giornalisti e attivisti sociali.
L’APPUNTAMENTO ALL’ACCOGLIENZA DEL BUON PASTORE A TRASTEVERE
L’appuntamento, promosso dall’associazione Connect, è presso l’Accoglienza del Buon pastore in via della Lungara 19, a Trastevere. “’Non dire che non è il tuo Paese’ è un’opera sincretica che racconta l’enorme vastità linguistica dell’Africa, le diversità territoriali di una parte di mondo che necessita, da un punto di vista culturale, di sfondare le barriere della letteratura mainstream” sottolineano gli organizzatori. “Durante l’evento interverrà l’autore in collegamento dalla Nigeria, il quale sarà in dialogo con il pubblico e con i relatori”.
CON L’AUTORE NNAMDI OGUIKE, GIORNALISTI E ATTIVISTI SOCIALI
Alla presentazione interverranno Alex Moscetta, coordinatore ed esperto di comunicazione per la Comunità di Sant’Egidio, Vincenzo Giardina, responsabile Esteri dell’agenzia Dire, testata media partner dell’evento, il giornalista Cosimo Graziani e l’antropologa Luana Stinziani. Modererà l’incontro Veronica Otranto Godano, giornalista e volontaria di Connect. Previsto inoltre un contributo della traduttrice Elisa Audino, grazie alla quale il libro è giunto in Italia con Capponi Editore. “La raccolta”, riferiscono gli organizzatori, “tratta temi come l’amore e l’innocenza, il terrorismo e la schiavitù, in un viaggio dove l’umanità si mostra in tutta la sua bellezza e sofferenza”.
PROPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE CONNECT E DELLA COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO
Secondo Laura Ghiandoni, presidente di Connect, un’associazione che si occupa di comunicazione sociale a tutela delle minoranze, “il libro di Nnamdi Oguike s’inserisce in questo discorso mostrandoci l’Africa dal punto di vista degli stessi africani, un continente grande, che riserva belle sorprese e importanti segreti”. Moscetta sottolinea inoltre che “accogliere la presentazione di un’opera rappresenta un modo per far capire che le persone, soprattutto i più bisognosi, non vivono solo di pane, ma necessitano anche di cultura e di bellezza”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it
Data: 30/05/2023
Intervista all”autore di 12 racconti ambientati non solo in Africa, ma anche in Brasile e alle Hawaii: “Nei luoghi dove ci sono situazioni di svantaggio ci può essere anche gioia”
ROMA – “Non c’è nessuno che, passaporto alla mano, sia cittadino di tutti i Paesi del mondo; e però tutti i Paesi ci riguardano, perché condividiamo un’umanità comune e l’umano ci lega tutti in questo mondo”. Parole e pensieri di Nnamdi Oguike, uno scrittore che non parla né di geopolitica né di frontiere.
La sua riflessione, in un’intervista con l’agenzia Dire, comincia dal titolo di una raccolta di 12 racconti ambientati perlopiù in Africa ma anche in altre zone del pianeta, dal Brasile alle Hawaii. “Ho scelto di intitolare il mio libro ‘Non dire che non è il tuo Paese’ perché oggi il nostro mondo è interconnesso, non solo a causa dello sviluppo tecnologico”. Spiega Oguike, in videocollegamento dal sud-est della Nigeria: “Ciò che accade in Italia o negli Stati Uniti ha conseguenze importanti ovunque e non dobbiamo dimenticare che siamo tutti esseri umani”.
Del libro, uscito nel 2022 anche per Capponi editore, si discuterà domenica 4 giugno in un incontro-dibattito ospitato dall’Accoglienza del Buon pastore, uno spazio della Comunità di Sant’Egidio nel quartiere romano di Trastevere.
I racconti sono un viaggio in giro per il mondo, dalla Sierra Leone alla Nigeria, dal Brasile al Sudafrica. Lo suggerisce anche il disegno di copertina, opera del “visual artist” nigeriano Fred Ekele Martins. “I raggi gialli ci suggeriscono che c’è un unico sole, non importa dove tu ti trovi” spiega Oguike. “Il fiore che la persona rivolta alla fonte della luce regge alle proprie spalle invece vuol dire: ‘Amo questa cosa che è l’umanità'”.
Secondo lo scrittore, 42 anni, di base nello Stato nigeriano di Anambra, i racconti sono anche un tentativo di proporre prospettive differenti rispetto a quelle privilegiate dai media internazionali, europei o nordamericani. “Una delle storie è ambientata nello slum di Susan’s Bay, in Sierra Leone” sottolinea Oguike. “Nei luoghi dove ci sono situazioni di svantaggio ci può essere anche gioia o comunque tutta una gamma di emozioni ed esperienze che vale la pena di conoscere e scoprire”.
Per dire: uno dei racconti si sviluppa in una regione della Nigeria dove colpisce il gruppo armato Boko Haram. “Sembra difficile da capire”, sorride Oguike, “ma in posti come quelli, che finiscono sulle pagine dei notiziari internazionali solo per attentati o per violenze, ci sono persone che vivono e che si amano”.
Una nota a piè pagina sulle lingue. Nel libro si alternano il krio parlato nella Sierra Leone, il malgascio o lo yoruba nigeriano. Per l’Italia a tradurre, lasciando a volte in originale espressioni ricche di suoni e significati, è stata Elisa Audino. Ci sarà anche lei all’incontro presso l’Accoglienza del Buon pastore, insieme con Alex Moscetta, esperto di comunicazione per la Comunità di Sant’Egidio, con Vincenzo Giardina, giornalista dell’agenzia Dire, il cronista Cosimo Graziani e l’antropologa Luana Stinziani. A moderare l’incontro Veronica Otranto Godano, giornalista e volontaria dell’associazione Connect. (DIRE)
Data: 31/05/2023
“Non dire che non è il tuo paese”: l’antologia di racconti che celebra la ricchezza del continente nero. Connect e Sant’Egidio presentano il 4 giugno a Roma il libro di Nnamdi Oguike, promessa della letteratura internazionale.
Dodici storie ambientate in diversi paesi del continente nero e non, rappresentano l’itinerario che si preparano a percorrere i lettori di “Non dire che non è il tuo paese” di Nnamdi Oguike, alla scoperta di un atlante geografico narrativo che trascende ogni tentativo riduzionistico dell’Africa. Il libro sarà presentato da Connect, associazione che si occupa di comunicazione sociale a tutela delle minoranze, e dalla Comunità di Sant’Egidio, domenica 4 giugno, alle ore 19.15, presso l’Accoglienza del Buon Pastore in Via della Lungara 19 (Zona Trastevere). Si tratta di un’opera sincretica che racconta l’enorme vastità linguistica dell’Africa, le diversità territoriali di una parte di mondo che necessita, da un punto di vista culturale, di sfondare le barriere della letteratura mainstream. Durante l’evento interverrà l’autore in collegamento dalla Nigeria, il quale sarà in dialogo con il pubblico e con i relatori.
lla presentazione interverranno Alex Moscetta, coordinatore ed esperto di comunicazione per Sant’Egidio; Vincenzo Giardina, il responsabile esteri dell’Agenzia Dire, media partner dell’evento; il giornalista Cosimo Graziani, l’antropologa Luana Stinziani. Modererà l’incontro Veronica Otranto Godano, giornalista e volontaria di Connect.
All’evento prenderà parte la traduttrice Elisa Audino, grazie alla quale il libro è giunto in Italia con la casa editrice Capponi Editore. La versione inglese è stata pubblicata nel 2019 ad opera della realtà editoriale africana Griots Lounge Publishing. La raccolta tratta temi come l’amore e l’innocenza, il terrorismo e la schiavitù, in un viaggio dove l’umanità si mostra in tutta la sua bellezza e sofferenza…
A cura di Veronica Otranto Godano